Psicologia e benessere dell’anziano
Progetto “VIVO ATTIVO”
Attività di prevenzione primaria e secondaria dedicate all’anziano.
L’obiettivo che il progetto si propone, è sia di migliorare le condizioni di vita dell’anziano a livello umorale, di scambio relazionale, di salute, che di rallentare il decadimento delle sue funzioni.
I piani di intervento Vivo Attivo mirano a:
- Ridurre il rischio di disabilità motoria e intellettiva;
- Recuperare autosufficienza;
- Migliorare le funzioni e le capacità residue;
- Mantenere le funzioni residue.
Il progetto si radica nella considerazione che l’inattività, la solitudine, il silenzio e la mancanza di interazione emotiva con l’altro, costringe l’umore in vicoli di pesantezza, tristezza ed a volte depressione. Allora le normali funzioni della vita quotidiana divengono pesanti, insopportabili. Il desiderio di accudire la propria vita tende a decadere ed aumenta lo spazio dello smarrimento, della fragilità. La salute si incrina.
L’anziano, cioè è soggetto a quello che H. Laborit, neurofisiologo francese del secolo scorso, chiamò MALATTIA DA INIBIZIONE DELL’AZIONE, ovvero una serie di disregolazioni neuro-fisiologiche derivanti dalla inibizione dell’azione fisica e di pensiero. L’inibizione costringe la persona e creando disregolazioni e atrofizza nell’anziano potenzialità di una vita sana ed autonoma.