La radice di ogni salute è nel cervello. Il suo tronco è nell’emozione. I rami e le foglie sono il corpo. Il fiore della salute fiorisce quando tutte le parti lavorano insieme.
Proverbio curdo
Progetto nell’ambito della psicologia del benessere ed è rivolta a chi ha necessità di rimanere in salute, o di contenere la progressione di malattie croniche e subcroniche. Il progetto si rivolge quindi, a chi vuole migliorare il suo stato di salute e a chi soffre di malattie quali cardiocircolatorie, diabete, sindrome metabolica, artrosi, malattie autoimmuni.
Esso è costituito da attività di prevenzione primaria e secondaria e intende promuovere l’adozione di un sano stile di vita, divulgare la cultura della salute, favorire lo sviluppo di consapevolezza e di responsabilità personale nei confronti della propria salute.
L’attività Stili Vit’ali aiuta quindi a dedicare più cura al proprio corpo, attenzione alla propria alimentazione, amore e costanza nella attività fisica, attenzione e regolazione dei propri stati umorali fino a procurare a se stessi benessere psico-fisico.
Progetto Stili Vit’Ali: Costruire la mappa del proprio benessere
In sintesi, le attività vertono sull’analisi ed il cambiamento delle abitudini nocive, o contrarie al benessere di ciascuno. L’ABITUDINE, evento essenziale per la vita, è un modello di comportamento organizzato, un pattern di risparmio di energia per il cervello. È una maniera di essere, agire, sentire, pensare frutto di acquisizione, diversa dalle proprietà innate dell’organismo, quali sono gli istinti e le inclinazioni naturali, sebbene sia con essi strettamente connessa. Alcune abitudini ci rendendo pesanti, insoddisfatti, tesi e ci tolgono vitalità: ci invecchiano precocemente o aggravano gli stati di malattia.
Stili Vit’Ali è un approccio multidisciplinare
Un gruppo di professionisti che si prende cura del singolo paziente per individuare percorsi di vita coerenti e vantaggiosi per il suo stato di salute e benessere. Il concetto di base che informa le attività proposte è che il benessere poggia sul riconoscimento della soggettività e dei significati che vengono attribuiti alla malattia.